Smart Working: cos’è e perché è la rivoluzione del lavoro

Lo smart working è un nuovo metodo di lavoro che si è sempre più diffuso negli ultimi anni. Esso prevede che il lavoratore possa svolgere le sue mansioni e i suoi compiti nel luogo che gli è più congeniale senza che si debba necessariamente recare nel posto di lavoro. Questo nuovo modo di lavorare presenta innumerevoli vantaggi.

In primo luogo esso permette di diminuire gli spostamenti: questo rappresenta un doppio vantaggio, sia per il lavoratore che per l’ambiente. Non dover utilizzare la macchina o un qualsiasi mezzo per spostarsi tutti i giorni per recarsi a lavoro permette i ridurre l’inquinamento, specie se ad adottare questa modalità sono le grandi aziende con molti dipendenti. Dal canto di chi lavora, non doversi spostare permette di risparmiare tempo che può essere utilizzato per svolgere le proprie mansioni.

Questo, però, non è l’unico aspetto positivo per il dipendente: non doversi recare nel luogo di lavoro permette anche di aumentare il proprio guadagno in quanto non si rende necessario investire una parte del proprio stipendio in carburante e, anche, in riparazione della macchina che se viene usata giornalmente si usura di più.

Oltre che all’aspetto logistico, lo smart working si sta presentando come la rivoluzione del lavoro perché consente alle persone di lavorare con maggiore serenità per due motivi: si allevia lo stress e si eliminano le relazioni difficili tra colleghi. Poter scegliere la location da cui lavorare rende le proprie mansioni meno pesanti visto che, come si sa, l’ufficio e in generale gli ambienti di lavoro sono sesso frenetici.

A migliorare ulteriormente la qualità del lavoro garantita dallo smart working c’è la possibilità di eliminare tutte quelle relazioni stressanti che creano tra colleghi. Poter scegliere con chi lavorare senza essere costretti per forza ad dover interagire con persone a noi poco affini contribuisce sicuramente a creare un ambiente più disteso e ad aumentare la qualità e quantità delle prestazioni fornite.

Per coloro che hanno figli poter lavorare da casa si è rivelata una soluzione ottimale. I bambini, specie se molto piccoli, tendono ad ammalarsi con na frequenza molto alta: trovare una baby-sitter disponibile all’ultimo minuto e, magari, anche non cara può risultare difficile. Per tale ragione avere la possibilità di lavorare da casa consente di rendere più facile la gestione famigliare.

Oltre che la gestione dei figli ammalati, lo smart working consente anche un rientro a lavoro anticipato delle neo mamme. Spesso queste ultime ritardano il più possibile il rientro fino allo svezzamento dei figli per poterli allattare. Potendo lavorare da casa esse riescono sia a lavorare che ad allattare e stare con i propri figli più a lungo:questo permette alle lavoratrici di essere appagate, felici e quindi, anche, più efficienti in ambito lavorativo perché vengono allentate le pressioni.

Lo smart working non aiuta solo nella gestione dei figli, ma permette, in generale, di conciliare meglio la vita privata e il lavoro: esso, infatti, basa il proprio focus sull’indipendenza del lavoratore. Stimola il suo senso di responsabilità. Egli, infatti, è tenuto a svolgere un certo numero di ore di lavoro, ossia quelle stabilite dal proprio contratto, ma è libero di distribuirle in maniera autonoma all’interno della giornata: poter soddisfare le esigenze della propria vita privata fa in modo che aumento la sua soddisfazione.

Lo smart working si sta diffondendo così rapidamente perché reso è conveniente non solo per i lavoratori ma anche per le aziende.

In primo luogo esso permette alle aziende di ridurre i costi di gestione dell’attività: se ogni lavoratore lavora da casa o dal suo bar preferito o da una biblioteca pubblica, l’impresa non avrà costi di affitto degli uffici, luce, gas, riscaldamento, elettricità in quanto ognuno provvede n maniera autonoma a questi ultimi in base alla propria locazione. Per le aziende con molti dipendenti e con molte sedi poter abbattere questi costi sicuramente è un vantaggio.

Un altro beneficio per le aziende riguarda il grado di soddisfazione dei lavoratori: dare ai propri collaboratori una libertà ed autonomia non indifferente nella gestione del loro lavoro li porta a sentirsi soddisfatti e, quindi, anche più propensi a restare in azienda e a spendersi per quest’ultima. La motivazione dei dipendenti e e la loro soddisfazione è un punto focale per le aziende che desiderano diventare dei leader nel loro settore perché con dei collaboratori fedeli e motivati esse posseggono un grande impianto di appoggio e una base da cui partire.

A costituire un’ulteriore punto di vantaggio per le aziende è l’incremento delle competenze digitali dei lavoratori. Per poter fare in modo che l’azienda proceda nelle proprie attività anche in presenza dello smart working è necessario che i collaboratori che lavorano con questa modalità siano in grado di utilizzare in maniera completa il computer, i vari software, in particolare gli ultimi sviluppati proprio per supportare questa modalità di lavoro. Per essere competenti e capaci di ciò è necessario che venga effettuato un aggiornamento generale delle capacità e delle competenza.

Questo può diventare un punto di forza per le aziende perché saranno, in seguito, dotate di una forza lavoro competitiva e formata nel modo più completo e aggiornato possibile.

In generale lo smart working non è diventato l’unica modalità di lavoro per diversi, ma seppur pochi, motivi.

In primo luogo non tutte le categorie lavorative e le mansioni sono trasferibili a questo nuovo modo di lavorare: ad esempio, la produzione nelle fabbriche nelle quali è richiesta la presenza di operai non può essere eseguita in modalità di smart-working.

Ma le motivazioni più importanti sono legate ai lavoratori. Alcuni appartenenti a questa categoria, il 29% circa, ha dimostrato molte difficoltà a separare il tempo dedicato al lavoro e quello dedicato alla vita privata. Questo ha portato queste persone a una forma di esaurimento che le ha portate ad abbandonare la propria posizione di lavoro: ciò i è venuto a verificare perché hanno utilizzato anche il tempo dedicato alla vita privata per lavorare, non riuscendo mai a compartimentare le ore di lavoro.

Altri, invece, hanno trovato molta difficoltà ad adattarsi a questo nuova modalità in quanto hanno avvertito un senso generale di isolamento. Come si sa, il posto di lavoro può diventare una buona occasione di socialità se ci si integra con il gruppo e si è coesi e in sintonia. Dover rinunciare alle relazioni amicali durante l’orario di lavoro per molti può divenire un ostacolo perché, oltre a perdere il calore che l’ambiente di lavoro è in grado di fornire, si può anche rischiare di perdere una rete di supporto no indifferente.

Avere un sostegno durante i momenti di forte frenesia e stress che conosce la situazione in cui ci si trova o le dinamiche dentro alle quali si è può fornire un senso di protezione e sicurezza che nel caso dello smart working si viene a perdere.

Proprio per le ragioni di cui sopra, molte aziende per accontentare tutti i propri dipendenti hanno optato per due soluzioni differenti: o l’alternanza di periodi in smart working e periodi di lavoro in presenza oppure hanno dato la possibilità ad ogni singolo lavoratore di scegliere con quale modalità lavorare.

In conclusione, lo smart working si è rivelato un vantaggio per i lavoratori, per le aziende e, infine, anche per l’ambiente.