Ma come sono nati i superfood?

Oggi si conosce quasi tutto di questi alimenti in grado di fornire all’organismo benefici che altri prodotti proprio non hanno. Alimenti ad alto nutrimento, non si tratta certo di cibi che vanno in giro con il mantello di Superman no? Ebbene, tutti convinti che sia un’invenzione piuttosto moderna, invece non è affatto così.

La nascita dei superfood la si può inserire all’inizio del XX secolo, quando si lottava contro la guerra e contro la fame e di certo non vi era tutta l’attenzione nei confronti dei cibi, come succede invece oggi. Insomma, niente di estremamente moderno, al massimo uno studio approfondito che da anni incuriosisce in molti.

Conosciamo allora questa storia, forse sconosciuta a molti.

La banana è stato il primo superfood

Sì, esattamente così, se si va indietro nella storia si scopre che prima ancora di conoscere la spirulina, l’avocado e il resto dei super cibi che la Guida Superfood presenta, si scopre che la banana è stata considerata il primo superfood della storia.

All’inizio del XX secolo, durante la Prima Guerra Mondiale, ci fu una campagna di marketing. La United Fruit Company avviò una promozione pubblicitaria con lo scopo di rendere noto alle persone il grande valore nutrizionale delle banane. Ovvio che era un lavoro pubblicitario che puntava a diffonderne l’importazione e che non si parlò certo di superfood come li intendiamo oggi, ma fu un inizio.

Inizialmente questo frutto, che in effetti è veramente ricco di proprietà per l’organismo, veniva pubblicizzato per la sua praticità. Poteva essere portato ovunque, facilmente e consumato anche come spuntino o a colazione, andando a sostituire il classico latte e cereali.

Una campagna con i fiocchi, con Queen banana che poteva essere consumata ad ogni pasto, si proponeva di inserirla anche nelle insalate e al posto delle patate arrosto, a cena.

Una vera e propria moda

Ecco allora che questo frutto esotico divenne proprio il primissimo superfood, tutti ne parlavano. Ovviamente insieme al chiacchiericcio, se ne diffuse sia l’utilizzo che gli studi correlati. L’American Medical Association approfondì gli studi e comprese fino in fondo quelli che sono gli effetti positivi di questi frutto esitaci.

Una strana correlazione fu quella tra il consumo di banana e la cura della celiachia. Si raccomandava alle mamme di bambini celiaci un largo consumo del frutto, in quanto sembrava avesse effetti benefici, alleviandone i sintomi e in alcuni casi addirittura curandola.

Questo però, non solo ne aumentò il consumo da parte di bambini celiachi, ma anche da parte di tutte le madri, che lo elessero a frutto che fa bene alla salute. A tale processo, si associò poi il grande lavoro della stampa e della pubblicità americana, che non faceva altro che sponsorizzare il frutto.

Dalla moda delle banane è quindi nato il termine superfood molti, ma molti anni fa. Un termine che oggi ha un largo utilizzo e che viene associato a non pochi alimenti. Tra l’altro, coniato da un’agenzia di marketing e non dagli scienziati, come si poteva credere.