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Ciste pilonidale: tempi di guarigione medi

Che cos’è esattamente una cisti pilonidale e quali sono i tempi indicativi per la guarigione completa?

Che cos’è

La cosiddetta cisti pilonidale, viene chiamata anche cisti sacro-coccigea, appare sotto forma di lesione che prende forma visivamente a livello cutaneo e interessa la regione osso sacrale. La cavità che si viene a formare può contenere residui di pelle, peluria, liquido e secrezioni sebacee. Essa si sviluppa tra lo strato adiposo e la fascia muscolare. Dall’aspetto assomiglia ad una leggera tumefazione.

Si tratta di lesioni innocue, almeno fino quando non degenerano in infezioni e flogosi. Ovviamente se la cisti pilonidale si infetta, può formarsi un ascesso, che generalmente è molto doloroso.

A qualsiasi età è possibile essere soggetti ad una cisti pilonidale ma, questo tipo di problema è più frequente negli uomini caucasici di età compresa tra i 15 e 25 anni. I soggetti più a rischio sono quelli che restano seduti per gran parte della giornata, come ad esempio i camionisti.

Le fasi della malattia

Vediamo le tre diversi fasi della infezione che potrebbe colpire la zona sacrale:

  • la cisti: consiste in una sacca, paragonabile ad un nodulo, non infetta. Può procurare un leggero dolore al tatto. Questa lesione può rimanere ferma per anni o evolversi nelle successive fasi;
  • l’ascesso: è una raccolta di pus che da origine all’infezione batterica nella cavità. Essa assume dimensioni maggiori rispetto la fase iniziale e comporta maggiore dolore pulsante. Dopo poco tempo l’ascesso si rompe, migliorando così la condizione. Tuttavia, se non viene adeguatamente trattato la fistolizzazione non si ferma e tende a diventare un problema cronico;
  • la fistola: è un piccolo canale di uscita tra la sacca contenente il pus e la cute esterna. Dall’apertura continua ad uscire pus. Se la fistola si dovesse chiudere determinerebbe la formazione di ascessi ripetuti. Il processo non termina definitivamente e dall’apertura continuerà ad uscire liquido siero-purulento. A distanza di tempo può ripetersi l’episodio acuto.

Terapie e tempi di guarigione

La terapia utilizzabile sulla cisti pilonidale è di natura chirurgica. I soggetti che non mostrano infiammazioni, generalmente, non necessitano di trattamento chirurgico immediato ma, sono invitai ad una meticolosa igiene intima locale ed alla depilazione. Chi invece sviluppa un’infezione deve sottoporsi ad un trattamento adeguato per rimuovere la lesione o drenare il liquido.

Incisione con drenaggio

Questa procedura chirurgica può essere fatta in ambulatorio. Dopo avere anestetizzato l’area, il medico pratica una incisione sopra la parte infetta per aprire la cavità cistica. Il liquido purulento viene drenato e vengono rimossi i peli o eventuali frammenti di pelle.

La ferita deve essere disinfettata e coperta con l’aiuto di una garza ovviamente sterile. Le medicazioni vanno sostituite di frequente, circa tre volte alla settimana. Il medico potrebbe prescrivere l’assunzione di alcuni medicinali per trattare l’infezione e degli antidolorifici.
I tempi di guarigione per l’incisione della cisti pilonidale con drenaggio è di circa un mese. I pazienti che si sottopongo a questo tipo di intervento non necessitano di qualsiasi altro trattamento.

Escissione

Chi ha una cisti pilonidale che degenera sistematicamente in infezione, dovrebbe ricorrere ad un intervento più invasivo, per rimuovere il tessuto della zona interessata. L’escissione permette di curare completamente la condizione ma, si tratta di una terapia invasiva rispetto la prima soluzione. A seguito dell’intervento il medico può optare per:
– lasciare la ferita chirurgica aperta evitando qualsiasi tipo di sutura, così da permettere al tessuto di riformarsi spontaneamente. In questo tempo di tempi di recupero vanno dalle cinque alle otto settimane;
– chiudere la ferita con dei punti: il tempo di guarigione è più rapido con questa soluzione ma, vi è un rischio maggiore che il problema si ripresenti. La medicazione viene rimossa dopo dieci/quindici giorni circa.