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Quanto incidono i costi di produzione sul prezzo dell’olio?

L’olio di oliva è un prodotto prezioso, non solo perché apporta notevoli benefici all’organismo umano, ma anche perché la coltivazione degli alberi e la realizzazione del prodotto finale richiede pazienza e dispendio economico. Tutti questi fattori vanno ad incidere sui prezzi dell’olio di oliva.

I costi di produzione

La raccolta delle olive, come tutti sanno, avviene in autunno, ma dietro questo momento di gioia, dovuto anche al passare dei timori che per qualche motivo legato a fattori ambientali il raccolto possa andare perduto, vi è il lavoro di un anno intero. In primavera, infatti, è necessario potare gli ulivi in modo che siano mantenuti in ordine e i frutti siano ben arieggiati, solitamente per ogni albero il costo è di cinque euro. Nell’arco dell’anno è inoltre necessario eseguire delle arature dei terreni per eliminare le erbe infestanti che potrebbero danneggiare l’uliveto. Anche in questo caso vi è un costo legato alla manutenzione dei mezzi e alla necessità di pagare gli operai, oppure, chiamando una ditta esterna, si paga per ettaro, solitamente 50 euro ad ettaro. A questi devono essere aggiunti i costi dei trattamenti che possono essere biologici o meno. Fatto tutto ciò è possibile passare alla raccolta delle olive, in questo caso i costi sono legati a manodopera e mezzi utilizzati in media per un quintale di olive i costi della raccolta sono di circa 18 euro.

I costi di molitura e imbottigliamento

In questo momento ancora non abbiamo l’olio. Le olive devono essere portate al frantoio e deve essere scelta la tecnica di molitura. Si può preferire una tecnica a freddo che permette di avere una minore quantità di olio estratto, ma lo stesso è di qualità maggiore. Il costo del frantoio dipende dalla politica adottata, ma di solito si aggira tra i 12-15 euro al quintale. A questo punto vi è il prodotti finale e per venderlo è necessario imbottigliarlo ed etichettarlo, anche questa fase ovviamente ha un costo di circa 2 euro. I fattori che incidono sul prezzo ancora non sono finiti perché i costi fissi, ad esempio aratura, potatura, trattamenti fitosanitari non dipendono dalla quantità di olive prodotte, quindi se un anno vi sono poche olive, ad esempio il 2016 è stato caratterizzato da un raccolto scarso a causa della mosca olearia, comunque è necessario sostenere tali costi che devono quindi essere spalmati sulla quantità di olio prodotta in modo che l’azienda possa sopravvivere e non andare in passivo. Stesso discorso vale nel caso in cui le olive sono abbondanti, ma l’olio poco, ad esempio perché vi è stata una stagione eccessivamente piovosa. Ciò vuol dire che in un annata scarsa è impossibile riuscire a vendere olio di qualità ad un prezzo inferiore a 9-10 euro. Questa però è anche una forma di tutela perché quando sugli scaffali si trovano prodotti con dicitura olio extra-vergine di oliva a prezzi di 3-4 euro al litro, deve sorgere il dubbio sulla qualità e origine di ciò che si sta acquistando. Se un’annata è particolarmente sfortunata per le olive perché non si creano le giuste condizioni, questo difficilmente vale per una sola azienda, va per tutte le aziende della zona, proprio per questo diventa impossibile acquistare olio di qualità ad un prezzo basso.