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Come testare e velocizzare un sito mobile

In un mondo che va ormai sempre più veloce, è facile comprendere come mai Google, dal lontano 2018, ha incluso il tempo di caricamento tra i criteri che possono peggiorare o migliorare il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca.

La velocità di un sito web, soprattutto se si fa riferimento alla sua versione mobile, è uno degli aspetti a cui si deve fare maggiore attenzione per non compromettere il proprio business.

L’importanza della velocità di caricamento di una pagina web mobile ha un alto impatto sull’user experience.

Il tempo che viene indicato dagli esperti come ideale per la visualizzazione di un sito web sul proprio smartphone, così come per i siti desktop, è di massimo 3 secondi, mentre la maggior parte dei siti ci impiega almeno il doppio.

Un problema che riguarda quindi un numero molto alto di siti web, tra cui numerosi e-commerce, che rischiano così di diminuire il proprio volume di traffico e di affari.

Come migliorare la velocità di un sito mobile

Il tempo che un sito web impiega per caricarsi è uno dei criteri SEO che Google applica per migliorare o peggiorare il suo posizionamento agli occhi dei potenziali visitatori.

Se il proprio sito web risulta essere troppo lento, il consiglio è di rivolgersi a un professionista come Riccardo Pellicano per trovare le soluzioni giuste per migliorare l’ottimizzazione del sito e le sue prestazioni in termini di velocità.

Aspetti che possono incidere maggiormente sulla velocità di caricamento di un sito web sono:

  • Cache

Ottimizzare la Web cache può essere un primo rimedio per aumentare le prestazioni del proprio sito web. Quando si parla di cache si intende quell’entità che serve a raccogliere i documenti web, come immagini e pagine HTML, con l’obiettivo di velocizzare un sito web, a patto che sia appunto ben ottimizzata.

  • Immagini

Le immagini sono considerate, da molti esperti, come una delle maggiori cause del rallentamento di un sito web. È importante quindi ottimizzare tutte le immagini che si caricano su un sito, riducendole se necessario per evitare tempi di attesa troppo lunghi ai visitatori.

  • Protocollo HTTP2

L’HTTP2 è l’evoluzione del tradizionale protocollo HTTP con la funzione di ottimizzare e velocizzare il passaggio di informazioni tra server e browser. L’adozione di questo sistema consente ai siti di tagliare del 50% i tempi di caricamento delle proprie pagine.

Strumenti per misurare la velocità di un sito

Vista l’importanza di conoscere la velocità di caricamento del proprio sito web, su Internet è possibile trovare numerosi tool che permettono di monitorarla in maniera costante.

Google, ad esempio, mette a disposizione due strumenti gratuiti che aiutano i gestori dei siti ad analizzare la velocità delle proprie pagine.

Il primo tool si chiama Pagespeed Insights ed è molto semplice da utilizzare anche per chi è alle prime armi.

È sufficiente, infatti, inserire l’URL della pagina dove richiesto, cliccare il bottone e attendere i risultati per quanto riguarda i tempi di caricamento su mobile e desktop.

Oltre a questi dati, vengono fornite alcune indicazioni per migliorare l’ottimizzazione della pagina.

Un altro software che permette di conoscere la velocità del proprio sito è Test My Site.

Questo tool è molto usato perché consente di monitorare il numero di visitatori che decidono di lasciare il sito perché giudicato troppo lento e che quindi, nella maggior parte dei casi, preferiscono rivolgersi ai siti concorrenti.